Il riscontro di una lesione “irreparabile” della cuffia definisce un quadro clinico di lesione tendinea con dimensioni e retrazione del tessuto tendineo che non permettono in alcun modo di reinserirlo nella corretta sede anatomica. Per questo tipo di le lesioni più ampie con tessuto difficilmente riparabile sono possibili differenti tecniche chirurgiche che variano in base alle caratteristiche del paziente (età, attività lavorativa o sportiva, richieste funzionali, comorbidità) e dall’esperienza del chirurgo.
Tra le tecniche è possibile eseguire una riparazione cosiddetta “funzionale” del tendine ancorando i suoi margini anteriori e posteriori. Si possono eseguire transfer tendinei (transfer del gran dorsale) o semplici debridement associati a decompressione sub-acromiale. In pazienti in cui tecniche riparative non siano possibili oppure nel caso si voglia “proteggere” una riparazione tendinea è possibile inserire uno spaziatore subacromiale durante l’intervento artroscopico.
Si tratta di un pallone riassorbibile (circa 12-18 mesi), fatto di un comune biomateriale (un copolimero biodegradabile al 100% formato da acido polilattico + polimero del caprolattone in rapporto 70:30) che è stato utilizzato da molti anni dalle industrie che progettano dispositivi medici, latex and Phthalate free.
Viene inserito fra l’arco coraco-acromiale e la testa omerale e gonfiato di soluzione fisiologica. Ha come funzione quella di abbassare la testa omerale e centrarla all’interno della glena in sostituzione dei tendini danneggiati. In questo modo si ristabilisce sia un bilanciamento fisiologico della componente muscolare residua della spalla sia il centro di rotazione dell’articolazione gleno-omerale. In tal modo si migliora cosi la biomeccanica e di conseguenza la funzione e il dolore della spalla.
La tecnica chirurgica prevede un primo tempo artroscopico per eventuali trattamenti associati (tenotomia/tenodesi CLB, decompressione subacromiale, riparazione tendinea, trattamento lesioni cartilagine…), successivamente tramite visione diretta artroscopica si seleziona la corretta dimensione del pallone misurando lo spazio subacromiale dal portale laterale.
La degenza dura 1-2 giorni. Dopo l’intervento non si è in grado di guidare autoveicoli da soli per circa un mese e quindi è necessario organizzarsi per il rientro a casa.
I Rischi
Questo intervento comporta anche alcuni rischi. L’infezione è uno dei rischi generici legati all’intervento chirurgico (la cui frequenza di presentazione dipende da malattie sistemiche correlate come il diabete, oppure abitudini di vita come scorrette come il fumo di sigaretta) e per la sua prevenzione, durante la degenza, viene eseguita una copertura antibiotica profilattica. Tra i rischi specifici ricordiamo la rigidità della spalla operata, rischi che sono aumentati nel caso in cui il paziente non segue una adeguata fisioterapia, la mobilizzazione dello spaziatore seppure in rarissimi casi.
L’anestesia
L’anestesia impiegata per l’intervento potrà essere di tipo generale (intubazione endotracheale) o periferica (plesso brachiale interscalenico) e verrà decisa per ogni singolo paziente dall’anestesista in considerazione delle condizioni generali del paziente stesso.
Nel Post-Operatorio
La sintomatologia dolorosa verrà controllata con una terapia antalgica specifica per il paziente. Dopo l’intervento arriverà in reparto con la spalla coperta da una medicazione e con il braccio bloccato da una fasciatura o il tutore. Il giorno dopo verrà rinnovata una medicazione compressiva a piatto. La degenza dura in media una notte. Dopo l’intervento non sarà possibile guidare. L’intervento di artroscopia di spalla necessita di un adeguato trattamento fisioterapico con un programma che richiede da 2 a 6 mesi in base anche al tipo di lesione riparata. Durante le prime settimane verrà indossato il tutore e la ginnastica sarà limitata ad una mobilizzazione passiva per ripristinare l’arco di movimento e consentire una buona cicatrizzazione dei tessuti riparati. Il tutore sarà da portare per 1 settimana (sia di giorno che di notte) e solo successivamente alla rimozione si inizierà con il recupero muscolare. Per una buona riuscita dell’intervento sarà necessario seguire attentamente il programma di riabilitazione, evitare di fumare e mantenere uno stile di vita corretto.
Riferimenti
• http://orthospace.co.il/it/
• http://orthospace.co.il/professionisti/demo-videos/
• The use of a subacromial spacer-inspace balloon in managing patients with irreparable rotator cuff tears. Yallapragada RK, Apostolopoulos A, Katsougrakis I, Selvan TP. J Orthop. 2018 Aug 16;15(3):862-868.
• Comparative cost-effectiveness analysis of the subacromial spacer for irreparable and massive rotator cuff tears. Castagna A, Garofalo R, Maman E, Gray AC, Brooks EA. Int Orthop. 2018 Jul 31.
• Arthroscopic Subacromial Spacer Implantation in Patients With Massive Irreparable Rotator Cuff Tears: Clinical and Radiographic Results of 39 Retrospectives Cases. Deranlot J, Herisson O, Nourissat G, Zbili D, Werthel JD, Vigan M, Bruchou F. Arthroscopy. 2017 Sep;33(9):1639-1644.